lunedì 22 ottobre 2007

Otto e mezzo di mattina..

Anzi, per essere precisi, di Lunedì mattina, cosa che non aiuta l'umore. Uno entra in macchina, con ancora il segno del cuscino sulla faccia, e la radio si accende assieme al motore. Ne escono note conosciute, ma c'è qualcosa che non va.
E' una canzone che conosco, ma non è proprio quella che conosco io; me la ricordavo in un'interpretazione più brillante e passionale. Sarà che è lunedì, maledetto lunedì, sarà questo tempo grigiolino che peggiora la mia capacità uditiva oltre che il mio umore, sarà che il riscaldamento è ancora intorpidito e il freddo mi ha modificato l'elasticità dei timpani.
Semaforo di via Campi.
No, c'è qualcosa che non va.
Ciclista carina pedalanteaffannata in ritardo per la lezione.
No, l'acuto finale era più acuto, più lungo, più bello.
Arisemaforo. Passa il 7. Parla il dj "per i ricordi di domani, abbiamo ascoltato Irene Grandi con "Sono come tu mi vuoi"".
IRENE GRANDI???
I RICORDI DI DOMANI???
Per fortuna, il suddetto aggiunge "c'è da dire però, cara Irene, che la versione originale aveva un po' più mordente".
Dico per fortuna perchè stavo già per andare a Radio Stella a farmi esplodere, e invece mi trovo a provare solidarietà e un pò di pena per questo povero cristo che, siccome lo pagano, non può dire le cose come stanno: "c'è da dire però, cara Irene, che la tua versione FA CAGARE."

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