domenica 3 febbraio 2008

Ciao Hugo

E' una sensazione orribile. Inizi a giocare a un gioco di ruolo on line, ti unisci a una gilda di giocatori; piano piano entri nelle dinamiche di un gruppo di persone, che fanno qualcosa per divertirsi, inizi a conoscerli, prima alcuni (quelli del tuo stesso livello, per forza di cose). Poi arriva quello che in gergo si chiama l' "end game".
I contenuti da fare in gruppi numerosi, 40 persone, quasi tutte le sere, che si trovano in rete, per "giocare coi pupazzetti". Però logghi teamspeak, impari piano piano a riconoscere le voci di ognuno, i loro caratteri, le loro reazioni, ridi come un cretino davanti a un monitor quando uno di loro, pensando di essere a microfono spento, caccia un rutto epocale e viene bannato dal canale per il resto della serata.
Vai a un raduno, associ le facce alle voci conosciute e ai personaggi, ti stupisci nel constatare che un muccone enorme di nome Hugo in realtà è un ragazzo mingherlino che fa rutti poderosi, studia a zurigo e a volte non logga per mesi perchè fa il militare; dopo logghi teamspeak anche solo per fare due chiacchiere, senza dover necessariamente fare qualcosa in gioco, ridi e scherzi e in qualche modo ti affezioni a persone che avrai visto dal vivo sì e no 3 volte. Si smette di giocare, dopo un pò ci si stanca, si cerca qualcos'altro da fare, con qualcuno si rimane in contatto, con altri si dicono due stronzate su msn ogni tanto.
E poi ti arriva un messaggio, e scopri che il ragazzo mingherlino non c'è più.
E' una sensazione bruttissima.
Ciao Damiano, che la terra ti sia lieve.