lunedì 19 novembre 2007

Continuiamo bene...

L'assessore all'ambiente del comune di Napoli ha proibito di fumare nei parchi pubblici della sua città. Ho paura a scrivere quello che penso, perchè potrebbe denunciarmi per oltraggio a pubblico ufficiale e diffamazione a mezzo stampa. Mi ha fatto pensare però la risonanza mediatica che è stata data a questa iniziativa: tutti a sbrodolare su quanto è lodevole, su quanto sia bello che una iniziativa così civile sia partita proprio da Napoli, e a intervistare il suddetto assessore che si crogiolava nella sua autoreferenzialità in sella alla bici d'ordinanza.
Nessuno che abbia detto che è un'idea completamente inutile, demagogica, senza una motivazione oggettivamente plausibile; non mi venite a dire, per favore, che vietare di fumare all'aperto in una delle città più inquinate d'Italia serve a tutelare la salute dei cittadini.
Che frase meravigliosa, abbiamo trovato un bel capro espiatorio: sono i fumatori il male del mondo.
Chissenefrega se proprio ieri hanno ricordato ufficilamente le vittime degli incidenti stradali, che l'anno scorso sono state ottomila (OTTOMILA), chissenefrega delle morti bianche, chissenefrega delle pm10 e dei quintali di monossido di carbonio che respiriamo...non so più cosa pensare.

martedì 6 novembre 2007

Pubblicità progresso


Riporto la mail appena ricevuta da rappolomeo per l'edizione 2007 del Rappo d'Oro. Accorrete numerosi

Partono ufficialmente oggi gli inviti per il Rappo d'Oro 2007.
Questa prima mail è stata mandata a persone casuali, perché non mi va
di pensare a chi mandarla.
Ricordo, soprattutto a chi non ha mai partecipato, quali sono le
regole per partecipare.
1) Il Rappo d'Oro è una serata solo braga(TM of Analisti Anonimi). Ne
consegue che tutti quelli che non hanno ricevuto questa mail sono
ugualmente invitati, non si possono offendere.
2) Il Rappo d'Oro ha delle limitazioni al numero e al comportamento
dei partecipanti che sono date solo dal locale in cui si svolge.
Quest'anno andiamo a Paganine, che non so di preciso né dov'è né
quanta gente ci sta. Ma tanto oscilliamo fra i 10 e i 20, anche se
ogni anno l'invito si allarga sempre di più.
3) Il Rappo d'Oro cade il 24 Novembre. Tutti gli anni. NOn è come
Pasqua, non si può spostare. E' un anniversario, per definizione.
Potete dire "ah ma io c'avevo, facevo, ho preso impegni..." ma in
realtà non me ne frega una ceppa. Lo faccio anche da solo. Però, se
dite sì è sì e se dite no è no, se non dite niente è no lo stesso.
Dobbiamo prenotare.
4) Se una donna per caso ha ricevuto l'invito, è un errore mio. Mi
dispiace, le donne non sono invitate. Non è una discriminazione, è un
fatto.
5) Se volete invitare altri uomini, fatelo. Ogni contributo è ben
gradito. Ricordate però di avvertire per tempo.
6) Se non volete essere aggiornati sul computo dei presenti eccetera,
ditemelo SUBITO. Se dopo avermelo detto non vi ho tolti, insistete.
Sono un po' lento, ma alla fine capisco anche io.
7) Durante la serata, si parlerà male delle donne, sia in maniera
generica, sia in maniera specifica. Chiunque è caldamente invitato a
presentare aneddoti, racconti e quant'altro.
8) Se specificatamente richiesto, ogni aneddoto raccontato andrà in
competizione con gli altri. A giudizio INSINDACABILE della giuria, la
storia più "da Rappo d'Oro" vincerà l'ambita statuetta.
9) Si aggiudica il premio la storia più autolesionista, quella meglio
raccontata e quella in cui il 2 di picche è più clamoroso.
10) La giuria è composta da Rappo e dal vincitore dell'anno precedente
(Fax per la 7a edizione)
11) La statuetta sarà fornita di un gadget. Il vincitore può tenere la
statuetta per un anno meno una settimana, il gadget invece gli rimane.
12) Chiunque non sia d'accordo con questo regolamento può protestare o
non partecipare.
In entrambi i casi, le regole non cambiano.




Mi raccomando inoltrate.
Ma soprattutto rispondete!

Certe cose mi fan girare i coglioni

La corte di cassazione ha confermato ieri la condanna al pagamento di 200mila euro da parte della british american tobacco co. alla famiglia di un uomo che è morto di tumore ai polmoni per aver fumato un pacchetto di sigarette al giorno per 40 anni. Notizia interessante, gran gioia del codacons che ha istituito un bel numero verde per vagliare altre cause analoghe.
Figata.
Però poi penso: quest'uomo, pace all'anima sua, per almeno 15 anni sui pacchetti di sigarette ci trovava scritto che fumare probabilmente l'avrebbe ucciso; nonostante questo ha continuato a fumare. Lo stato italiano ha continuato, per tutti questi anni, ad appore il suo sigillo di monopolio sugli stessi pacchetti, e a venderli, facendoci un sacco di soldi.
E adesso facciamo gli innocenti, e chiediamo i soldi a chi le sigarette le produce, e non a chi le vende. E io mi incazzo.
Ah beh, poi penso che però in realtà lo stato ci pensa alla mia salute, e mi impedisce di fumare nei luoghi pubblici; però, se voglio, posso andare in coma etilico nello stesso luogo pubblico in meno di due ore.
Ipocriti.